Mago Proteus

Proteus era il nome di un'antica divinità che aveva come prerogativa la capacità di assumere qualsiasi aspetto volesse.

Gli amanti della fantascienza oggi lo chiamerebbero un "mutaforme".

 Incanto Proteus

Incantesimo
Formula Proteus
Tipo Incantesimo generico
Livello Difficile
Effetto Permette di legare alcuni oggetti tra di loro, in modo che, incantandone uno, si incantino anche tutti gli altri
Consigliato Per stregare rapidamente una gran numero di oggetti che, però, devono essere simili fra loro per dimensione e materiale
Avvertenze Proteus è un incantesimo molto complicato e, alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, si studia al settimo anno per i M.A.G.O.
Note Queto incantesimo può essere usato sia in modo verbale sia non verbale
Riferimenti

Viene usato da Hermione per legare magicamente dei finti Galeoni che serviranno poi per indicare ai possessori la data delle future riunioni dell'Esercito di Silente (OdF)

Harryweb.net
Encyclopedia Harry Potter

Quell’Incanto che proprio Incanto non è – di Lord Brindemort

RATING: G
Il giornalista Archimus Adain Brindemort, inviato delle più importanti testate giornalistiche magiche (controparte maschile, ma acerrimo rivale della celebre Rita Skeeter, con la quale è in aperta disputa ormai da parecchi anni per quanto riguarda la questione Harry Potter), indaga sulle reali e, a quanto pare, babbane origini del famoso Incanto Proteus. L’inventore, la storia, le testimonianze, le vicende di una vita vissuta sul filo della magia e dell’inganno… Questo e molto altro nell’articolo di Brindemort. Buona lettura.
PERSONAGGI: Rivijs Proteus e Archimus Andain Brindemort (personaggi originali)

L’ORIGINE BABBANA DELL’INCANTO PROTEUS

L’Incanto Proteus è noto a tutti come l’incanto che permette di segnalare un qualcosa a qualcuno che si trova in altri posti. Comunemente usato, ad esempio, per richiamare tutti i membri del Winzegamot per le loro riunioni nel nostro Ministero, esso trae origine dal nome del suo inventore, Rivijs Proteus, un mago oscuro danese, vissuto qualche secolo fa, noto per la sua vicinanza con i babbani (sposò una babbana di Copenaghen e divenne Primo Ministro Danese, babbano ovviamente).
Ma si trattava veramente di un mago?
Vi racconto qui di seguito tutta la Vera Storia su Rivijs Proteus.

Secondo le ultime ricerche, Proteus non sarebbe stato un mago, ma un noto imprenditore danese. La sua fabbrica (un grande edificio dove i Babbani lavorano e producono i loro manufatti, che a quei tempi iniziava a diffondersi in tutto il mondo babbano), produceva (e a quanto pare produce ancora) bagnoschiuma di ogni genere. La sua punta di pietra filosofale (*) era il bagnoschiuma al fragore di Muschio Bianco, e la sua particolarità è che, con la sua soffice cremosità e delicatezza, faceva “incantare” chi lo usava (sembrava che tutti fossero in trance dopo averlo usato). Fin qui può essere tutto normale, visto che qualunque mago potrebbe diventare un imprenditore babbano di successo.
Ma le voci che giravano, smentivano la bontà dei prodotti di Proteus. Si diceva, infatti, che egli stesso avesse usato la magia per “incantare” i babbani, applicando un nuovo Incantesimo (l’Incanto Proteus, appunto) al bagnoschiuma al sapore di Muschio Bianco. Dopo varie indagini da parte del Ministero della Magia Danese, sembrava che le voci fossero fondate. Proteus venne, dunque, portato nelle prigioni Danesi (il cui ingresso, da quel che si sa, si trova proprio sotto la statua della Sirenetta a Copenaghen; ndr), ma date le sue abili doti comunicative, che lo avevano reso simpatico e leader agli occhi della gente, tutti i clienti del suo bagnoschiuma insorsero in una protesta di piazza, scioperi di massa, fiaccolate (sfilavano di sera lungo le vie delle città con grosse bacchette di legno incendiate ad una estremità) per la sparizione del Proteus (il Primo Ministro Danese babbano dovette dire che Proteus era sparito, e non portato nella prigione dei maghi, a causa dello Statuto sulla segretezza).
Una volta tornato in libertà, l’imprenditore venne a sapere di quanto era diventato popolare, quanto la sua sparizione aveva mosso grandi masse di babbani a suo favore. Decise per tanto di entrare nella politica babbana con l’intento di diventare Primo Ministro Danese (babbano ovviamente). In poco tempo le masse che avevano lottato per riaverlo, si fecero sentire, sostenendolo e facendogli vincere, in poco tempo, le elezioni. Ora che Proteus era Primo Ministro Danese, aveva il potere dalla sua e, come si sa, l’occasione rende l’uomo ladro e le cose per la Danimarca non andarono alla meraviglia: crisi economiche, riforme discutibili, provvedimenti avventati… In breve chi lo aveva sempre sostenuto grazie al suo famoso bagnoschiuma, gli era contro; chi lo adorava, ora gli era ostile; chi non lo voleva prima, non lo voleva neppure ora!
Un fallimento. Proteus tornò a fare quello che aveva sempre fatto: l’imprenditore. Il bagnoschiuma al Muschio Bianco era sempre ben accettato dalla gente, ma non aveva lo stesso effetto di prima. La gente non veniva più incantata dopo averlo usato e rimase a lungo un semplice bagnoschiuma. Con gli anni gli affari andarono sempre peggio e i pochi soldi che aveva da parte erano stati svalutati durante i suoi mesi di governo.
Di lui non si seppe più nulla.

Da qui le testimonianze che ci dicono che Proteus non era un mago: della sua famiglia nessuno ha avuto prima e dopo di lui alcun potere magico; gli effetti del bagnoschiuma erano dovuti ad una sostanza stupefacente (una pozione o composto di varie sostanze che fa andare in trance chi ne prende) illegale al giorno d’oggi in tutto il mondo; non ha mai comperato, usato e conosciuto una bacchetta magica; non ha mai frequentato alcuna scuola di Magia e Stregoneria e non è mai stato registrato in nessuna lista di maghi. Venne portato in una prigione di maghi solo perché si pensava fosse immigrato da altri paesi e non si era verificato con gli altri Ministeri (a quei tempi non c’era la Federazione Internazionale e i rapporti fra i vari Ministeri della Magia non erano buonissimi).
Ma i maghi, si sa, sono strani quanto i babbani e venendo a conoscenza di quanto fatto da Proteus, grazie a quella proprietà che aveva il bagnoschiuma di fare lo stesso effetto su tutte le persone, decisero di nominare l’Incanto che venne successivamente inventato (precisamente nel 1912) con il nome di Proteus. Da qui l’Incanto Proteus.

L’inviato: Archimus Andain Brindemort (tratto da Il Cavillo)

(*) Punta di pietra filosofale: modo non babbano di dire punta di diamante

 

Molti degli incantesimi sembrerebbero derivare da parole di origine latina.[1] Basti pensare che il verbo accio, accis, accivi, accitum, accire,[2] che nei romanzi è usato come Incantesimo di Appello, significa appunto "prendere, afferrare". Altre parole sono invece di origine incerta, mentre altre ancora sono del tutto immaginarie.

Il nome dell'incantesimo è lo stesso da pronunciare nell'esecuzione dello stesso; tuttavia, i maghi sono in grado di utilizzare la Magia anche senza bacchetta o formula (basti pensare al fatto che prima di arrivare a Hogwarts i giovani dotati di poteri magici la sanno comunque utilizzare[3]). Pronunciare una formula o pensarla è un metodo per focalizzare l'effetto desiderato; usando la Magia senza formule o bacchetta è più difficile ottenere ciò che si vuole fare. Esempi di Magia senza formule si hanno quando Albus Silente spegne le candele o diminuisce il fuoco con un gesto della mano; quando Remus Lupin riaccende le candele spente dall'uscita del Molliccio-Dissennatore; quando Harry Potter gonfia zia Marge ecc.[4] Anche il professor Raptor è capace di evocare delle funi, semplicemente schioccando le dita, come dimostra, nel primo libro, legando in questo modo Harry.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 23 Dicembre 2016 08:32)

 

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